Il corrispondente Rai da New York racconta come funziona il sistema di vaccinazione nella Grande Mela: dalla prenotazione on line all’excelsior pass che consente l’accesso a tutte quelle iniziative pubbliche dove sarà necessario dimostrare di essere vaccinati per poter entrare. Tutto in pochi clic
di Antonio Di Bella (@AntDiBella)
Ho deciso di cercare di vaccinarmi quando ho ricevuto la notizia che tutti gli ultra sessantenni a New York avrebbero potuto farlo. Così ho cominciato a cercare online e senza troppa fatica sono riuscito a prenotare nella farmacia sotto casa – la Wall Green, parte di una grande catena americana – l’appuntamento per la prima dose il 15 marzo.
Contestualmente all’iniezione, dopo 10 minuti di attesa con sette, otto persone davanti a me, ho ricevuto un secondo documento con le indicazioni per il secondo appuntamento, il 12 aprile.
Pochi giorni prima però il ministro degli esteri italiano Di Maio ha annunciato il suo viaggio a Washington cui non potevo mancare. Così, sia pure a malincuore, ho annullato l’appuntamento per la seconda vaccinazione temendo di finire in coda o di dovere passare interminabili giornate al telefono o al computer.
Invece dopo pochi giorni ho ricevuto una telefonata da un centralino automatizzato che mi ha invitato a programmare di nuovo il mio secondo appuntamento e quando ho commesso un errore nel digitare la mia data di nascita, un’efficientissima centralinista si è palesata chiedendomi addirittura che giorno e che ora preferissi per completare il mio ciclo vaccinale.
Così è stato: il giorno 19 aprile alle 14:30 sempre nella stessa farmacia sotto casa. Questa volta l’attesa è stata ancora minore, cinque minuti con due persone davanti. Inoltre ogni due o tre giorni a chiunque sia vaccinato vengono inviati messaggi per verificare le condizioni di salute.
Ora posso inserire i miei dati nell’excelsior pass, ideato dallo stato di New York in modo che la prova della mia vaccinazione finisca nel database locale e mi consenta presentando semplicemente il mio telefonino di entrare in tutte quelle iniziative pubbliche dove sarà necessario dimostrare di essere vaccinati per poter entrare.
Unica incongruenza il fatto che per accedere al volo per l’Italia o per altre nazioni il mio certificato vaccinale non ha valore e devo in ogni caso presentarmi munito di un test che però è semplicissimo da fare in uno dei tantissimi centri spuntati come funghi in ogni zona della città.